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IntroduzioneIrlanda: Dingle Peninsula

Cenni storici

Bed & Breakfast

I Pub

Dublino

La costa orientale

Costa sud-ovest

La costa atlantica

Donegal e Ulster

Natura, parchi e isole

Letteratura e musica

Da sapere prima di partire

Inno nazionale e bandiera

Mappa dell'Irlanda Le mie foto dell'Irlanda

Le foto


Introduzione

L'Irlanda è un fantastico Paese, dove su tutti i colori predomina un verde stupendo, tanto che viene spesso definita "l'isola di smeraldo". Chi ha la fortuna di visitarla si accorge ben presto che malgrado la latitudine certamente non mediterranea, l'accoglienza è molto calorosa: il turista è dappertutto ben accetto e non si stancherà di meravigliarsi della cortesia e della disponibilità degli irlandesi. Per entrare in Irlanda dall'Italia basta una carta d'identità valida e per guidare è sufficiente la patente italiana. Il mezzo migliore per visitare questo fantastico Paese appare senz'altro il "fly & drive". La linea arerea nazionale è l'Aer Lingus, mentre la Ryanair è la più famosa compagnia low-cost europea; l'aeroporto di Dublino dista dalla capitale circa 11 km, ovvero 7 miglia. Bisogna infatti abituarsi alla segnaletica locale che, soprattutto in certe strade secondarie, riporta i nomi in gaelico e le distanze in miglia. E allora, occhio alle rotatorie, attenzione alla guida a sinistra (che presenta non poche difficoltà iniziali anche ad un autista esperto), allacciate le cinture e partite per un fantastico tour dell'Emerald Island !!!

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Cenni storici

Il privo avvento di Homo Sapiens nell'isola risale al 4000 a.C., con successive ondate migratorie nell'età del bronzo (ca. 2000 a.C.): testimonianze sono i tumuli di Newgrange, a nord di Dublino.Nei 5 secoli che precedettero l'era cristiana arrivarono dalla Galizia i Galli e i Celti: la lingua era unica, ma il territorio era frammentato in decine e decine di piccoli reami sempre in lotta tra loro. I Romani, che chiamarono l'isola Hibernia e i suoi abitanti Pitti (perchè dipinti con colori di guerra blu), si pensava non vi fossero mai sbarcati. In realtà, nel 1996 alcuni archeologi hanno annunciato il ritrovamento a circa 30 kilometri a nord di Dublino di un "castrum", fortificazione romana, primo avamposto per una totale occupazione dell'Isola, comunque mai avvenuta.

Nel 432 d.C. San Patrizio arriva in Irlanda, facendone un baluardo della cristianità in un'Europa dove infuriano le invasioni barbariche (insediamenti monastici di Glendalough e Clonmacnois). I monaci si diedero un'importante organizzazione, diffusero il cristianesimo in altre regioni europee, trascrissero le saghe dei Celti e riprodussero i testi sacri in stupende miniature, come il famoso "Book of Kells". Questa età d'oro termina con l'arrivo (800 d.C.) dei Vichinghi, che seminano il terrore nell'Isola e devastano a più riprese i monasteri. Per difendersi dagli invasori, le popolazioni costruiscono fortezze, castelli e le caratteristiche torri rotonde. Sconfitti definitivamente gli Scandinavi nel 1014, l'Irlanda subisce l'invasione degli Anglo-Normanni (1169) che crea un legame inscindibile con l'Inghilterra, legame che arriva ai giorni nostri.

Soprattutto con Enrico VIII la Chiesa Cattolica viene perseguitata e gli irlandesi vessati da tasse e sfruttamento agricolo. I secoli XVII e XVIII furono molto duri per la popolazione, che cercò varie volte di ribellarsi, ma fu sempre duramente repressa (Cromwell, 1650). Con la Rivoluzione Francese nacque un vero e proprio spirito d'indipendenza, ma nel 1801 l'aristocrazia locale viene costretta a votare la soppressione del proprio parlamento: nasce il Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda e Dublino cessa di essere la capitale.

L'irredentisto irlandese si sviluppa, alimentato dalle tragiche condizioni del popolo, aggravate dalla Grande Carestia del 1846-1847 causata da un parassita che distrugge completamente il raccolto di patate. Muoiono ca. 700.000 irlandesi e 800.000 emigrano in America (creando una foltissima colonia); intanto, O'Connell e Parnell ottengono l'emancipazione dei cattolici. Il giorno di Pasqua del 1916 i movimenti irredentisti (Sinn Fein) proclamano la Repubblica di Dublino, nel 1919 vincono le elezioni e il 6 dicembre 1921, dopo alcuni anni di lotta armata, ottengono l'indipendenza. La guerra civile infiamma il Paese nel 1922-1923 e nel 1937 viene votata una nuova Costituzione. Finalmente, nel 1949, gli ultimi legami costituzionali con il Regno Unito cadono e l'Irlanda diventa la "Repubblica d'Irlanda". Gli ultimi decenni del XX secolo sono funestati dagli attentati, soprattutto a Belfast e nel territorio britannico, da parte dell'IRA (l'Esercito Repubblicano Irlandese), che rivendica il possesso dell'Ulster. Gli anni più recenti sono caratterizzati da un realistico tentativo di ricucire questo spacco, con l'intervento del Primo Ministro inglese Tony Blair. L'IRA, grazie alla moderazione della sua ala politica, il Sinn Fein, ha acconsentito al suo disarmo e il 2 dicembre 1999 il governo britannico passa le consegne al neonato governo locale nord-irlandese. L'Eire rinuncia definitivamente all'annesione delle sei contee dell'Ulster e viene riconosciuta l'autodeterminazione dei nord-irlandesi. E' una bella ed importante pagina scritta nella storia dell'Umanità... purtoppo disordini ed inciviltà continuano, pur se attenuati.

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Bed & Breakfast

Il metodo migliore per alloggiare in Irlanda senza subire pesanti colpi al proprio budget è senz'altro quello di utilizzare i migliaia di "Bed & Breakfast" disseminati in tutto il Paese: le camere sono molto accoglienti, le colazioni ricche ed abbondanti, la cortesia fa da padrona ed è sempre buona usanza scambiare quattro chiacchere con i gestori, sempre prodighi di buoni consigli e suggerimenti per le visite. E' opportuno, quindi, procurarsi un vademecum dei B&B e prenotare di volta in volta (almeno 48 ore prima dell'arrivo, di solito accettato fino alle 18.00), contattando direttamente i proprietari tramite telefono. Generalmente è previsto un supplemento per le camere con servizi privati (en-suite) ed è preferibile specificarlo all'atto della prenotazione. Nelle principali città ci si può rivolgere agli uffici turistici (Tourist Information Office) che, con una piccola spesa e con la consueta cortesia e pazienza irlandese, si adopereranno a trovarvi sitemazione in Hotel, Farmhouse (fattorie) o B&B, telefonando per voi e non lasciando niente di intentato... E' un'ottima soluzione, soprattutto per trovare sistemazione a Dublino.

Tra quelli visitati personalmente, consiglio l'Andorra (Marrion Road, 94) a Dublino, la Bridge House (villa immersa nel verde, con tanto di leprotti saltellanti e, se siete fortunati, volpe rossa...) a Killarney, l'Hayden's Bay View (splendida vista sulla baia) a Clifden, la Gap Lodge a Donegal e Kiernaun a Dundalk.

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beer_green_clr.gif (4587 byte)I Pub

Una delle tradizioni più piacevoli dell'Irlanda è quella delle "public houses", locali autorizzati alla mescita di alcolici, ma in realtà molto di più: in una parola i pub. Il pub non è solo il luogo deputato a bere le ottime birre, ma è soprattutto un punto di incontro, di ritrovo, di conversazione e, perché no, anche di scambi culturali per giovani e meno giovani, per gente di tutte le estrazioni sociali, per uomini e donne. Spesso si può trovare anche da mangiare spendendo poco e dell'ottima musica (singing pub) che va avanti fino all'ora dell'inno nazionale che precede la fine della mescita e la conseguente chiusura (circa alle 23.00). Si pùo ascoltare la musica tradizionale gaelica con tanto di "pipes", "bodran" violini e flauti, il rock che ha reso famosi gruppi come gli U2 e i Cranberries, il pop melodico, delle simpatiche orchestrine jazz, ma anche dei coraggiosi quanto improvvisati solisti: tutto ciò continuando a sorseggiare pinte di nera Guinness o gustando un caldo Irish Coffee, proporzionato mix di caffè, whiskey, zucchero e pana, ideato per caso in una gelida sera nell'aeroporto di Shannon.

Tra i più rinomati pub irlandesi vanno assolutamente visitati "Davy Byrnes' ", "Brazen Head" e "Old Stand" a Dublino, "O'Flaherty's" a Dingle, "Tigh Neachtain" a Galway, "O'Connors" a Doolin, "Matt Molloy's Bar" a Westport, "House of McDonnell" a Ballycastle, "Moby Dick" a Dundalk, "Finney's" a Cashel, "Failte Pub" a Killarney, "Charlie's star" a Donegal.

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Dublino

In gaelico Baile Atha Cliath, è la capitale dell'Eire, "non una città grande, ma una grande città", attiva e con una popolazione di età media molto bassa, grazie al boom delle nascite degli anni '70. La bella capitale si può girare tranquillamente a piedi, utilizzando di volta in volta gli autobus o il DART, il treno elettrico rapido: si seguono percorsi storici, letterari (la Dublino di Joyce), musicali o dei pub, non disdegnando gli acquisti in Grafton Street, al St. Stephen's Green Shopping Center e al Virgin Megastore.

Le tre chiese principali sono Christ Church, non lontano da Dublin Castle (castello del XIII secolo rimaneggiato ampiamente nei secoli successivi), St. Patrick Cathedral, che tra l'altro ospita la tomba di Swift, autore de "I viaggi di Gulliver" e St. Mary's Abbey. Una tappa del vostro viaggio meritano anche la National Gallery of Ireland (icone russe, arte italiana, fiamminga e spagnola), il National Museum of Ireland e il James Joyce Museum. Il maggior punto di traffico è O'Connell Bridge che attraversa la Liffey, il fiume cittadino, fra O'Connell Street (statua di Joyce, General Post Office) e il Trinity College, la prima università irlandese, istituita nel 1592 da Elisabetta I, che tendeva ad evitare che i figli dell'aristocrazia locale andassero a studiare sul continente. In queste sale si laurearono importanti figli dell'Irlanda, come Swift, Oscar Wilde, Samuel Beckett. All'interno da visitare, tra l'altro, il Campus e la Old Library che custodisce il "Book of Kells" vangelo miniato del paleocristianesimo gaelico.

Naturalmente a Dublino non mancano gli spazi verdi, così vale sicuramente la pena passeggiare a Phoenix Park, il più grande parco pubblico d'Europa, con annesso lo Zoo di Dublino e il Wellington Testimonial, il più grande obelisco europeo.

Temple Bar è un antico quartiere di Dublino, fra Trinity e Cristh Church; recentemente ristrutturato è la prova del fermento artistico (otto gallerie e due teatri) e del rinnovamento che anima la capitale: sul vecchio impianto settecentesco il progetto ha ricreato botteghe artigane, locali, albergi, ristoranti, cineteche e laboratori, facendone la zona più vivace, giovane, musicale e nottambula di Dublino.

Per gli amanti della birra si può visitare il "Guinness Hop Store", la celebre birreria fondata nel 1759 da Arthur Guinness, un vero benefattore dell'economia irlandese, mentre per gli appassionati della musica non è possibile rinunciare ad una visita all'Irish Music Hall of Fame. Naturalmente Dublino ha una contagiosa vita notturna: accoglienti pub, tradizionali o trasgressivi, come il Foggy Dew, la Pravda, il Front Lounge, il Globe, il Long Hall, il Norseman o l'O'Doneghue, club o discoteche come l'HQ, il PoD, il Lillie's bordello (!!), il Ri Ra, il Temple Bar Music Centre: insomma, divertimento assicurato per tutti....

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La costa orientale

A Nord di Dublino, nel cosidetto "Pale" (il Recinto, che marcava i limiti rispetto al resto dell'Isola) si possono visitare alcune testimonianze delle antiche popolazioni che abitavano l'Irlanda, principalmente i megaliti e la necropoli di Newgrange (ca. 3000 a.C.) e la collina di Tara, un luogo dall'atmosfera particolare. A Tara già quattro millenni fa si svolgevano riti simbolici e religiosi, nei primi secoli dell'era cristiana era sede delle riunioni dei capi delle popolazioni e ancora oggi le donne sterili, nella speranza di poter trovare rimedio al loro problema si recano su questa collina, da cui per altro si gode un panorama eccezionale a 360 gradi... Nell'entroterra della contea del Meath c'è la cittadina di Kells, famosa per il suo monastero e il suo "Book" ora esposto al Trinity College. Il recinto monastico comprende la St. Columba's Church con un campanile cinquecentesco, la "Round Tower" e quattro enormi croci celtiche.

A sud di Dublino, il litorale delle contee di Wicklow, Wexford e Waterford è basso e sabbioso e proprio su queste spiagge circa mille anni fa sbarcarono i Vichinghi. Piccoli ma piacevoli centri marini sono Greystones e Bray. Nell'entroterra c'è il gruppo montuoso di Wicklow, con un paesaggio naturale selvatico, a volte brullo, ma molto interessante. E in mezzo alle Wicklow Mountains sorge il recinto monasteriale di Glendalough, di cui rimangono soltanto le rovine, dopo il terribile saccheggio della fine del XIV secolo. Durante l'itinerario (a pagamento) è possibile vedere i resti della cattedrale, con la maestosa Round Tower, l'oratorio, l'enorme St. Kevin's Cross (croce celtica scolpita in un unico blocco granitico) e due placidi laghetti, il tutto immerso in un magnifico verde. Molto bella e caratteristica è la strada che collega attraverso i monti, Glendalough alla capitale: il passo prende il nome di Wicklow Gap. Sulla strada, vicino a Enniskerry, si trova la Powerscourt House, splendida residenza del XVIII secolo: nella tenuta vi sono i Gardens and Waterfall (giardini con cascate di 120 metri!) visitabili in estate.

Nelle contee di Kildare, Kilkenny e Tipperary, che separano la costa orientale da quella sud-occidentale dell'Irlanda, vale sicuramente la pena di fermarsi a Kildare, Kilkenny e Cashel. Nei pressi della pur interessante cittadina di Kildare (5000 ab.) vi è Tully House, una tenuta che comprende i suggestivi Japanese Gardens (strutturati in venti tappe che simboleggiano le fasi della vita umana) e il National Stud, l'allevamento di purosangue irlandesi, dove si possono ammirare degli splendidi esemplari di cavalli da corsa. Il biglietto per le due visite è unico e la spesa è ampiamente ripagata... Kilkenny è la "Heritage Town" (città con vincoli storici e architettonici, dichiarate tali dal 1990 per salvaguardare e diffondere il patrimonio ideale che custodiscono) per eccellenza, molto frequentata dai turisti (ottimo il ristorante "Langton's"). Di origini antiche, ma più volte restaurato, è l'imponente Kilkenny Castle, mentre sicuramente una delle chiese più belle e meglio conservate d'Irlanda è la Cattedrale di St. Canice. Altra Heritage Town è la piccola Cashel, dominata dalla più famosa rocca d'Irlanda, St. Patrick's Rock, imponente struttura edificata su uno sperone roccioso, a dominare tutto il paesaggio circostante (XII sec.): al suo interno la cattedrale duecentesca, il Bishop's Castle (il Castello del Vescovo), la Round Tower e la famosa King Cormac's Chapel.

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Costa sud-ovest

Cork e Kerry sono le due contee che racchiudono luoghi tra i più spettacolari d'Irlanda e probabilmente il clima più mite, grazie ai benefici influssi della corrente atlantica. Cork ha come capoluogo l'omonima città, rivale di Dublino nell'economia e nei tipici sport irlandesi (come il calcio gaelico e l'hurling), ma che viene ampiamente staccata dalla capitale in quanto a bellezza o a patrimonio culturale ed architettonico. Risultano quindi più interessanti i suoi dintorni, come il bel castello quattrocentesco chiamato Blarney Castle in cui, dicono i bene informati, sporgendosi a precepizio dal camminamento e baciando la blarney stone si ottiene il dono dell'eloquenza (provare per credere !!). Sempre nell'entroterra di Cork è doverosa la visita al Jameson Heritage Centre di Midleton, prima stabilimento ed ora vero e proprio museo del famoso whiskey (sì, proprio con la "e") con tanto di degustazione. Sulla costa ecco Kinsale, heritage town con il suo pittoresco porto peschereccio, ma anche con la fortezza stellare Charles Fort e il Desmond Castle. Si mangia ottimamente al Jim Edward's Pub.

Molto suggestivo è il percorso che da Cork costeggia questo "angolo" sud-occidentale d'Irlanda, attraversando cittadine marinare come Skibberreen, Baltimore, Skull, Bantry, Glengarriff e Kenmare, tutte caratterizzate da clima mite, possibilità di praticare il golf e la vela, godere di ottimi panorami e di ascoltare buona musica nei piccoli ma accoglienti pub.

Da Kenmare si comincia a percorrere per 200 chilometri l'itinerario stradale del "Ring of Kerry", attorno alla penisola di Iveragh, con panorami marini e montani che resteranno per sempre nella nostra memoria. Di fronte a Portmagee, piccolo villaggio di pescatori, si scorgono i tre scogli delle Skelligs, un tempo insediamento monastico e oggi incontaminato angolo naturale e avifaunistico, dove risiede un'imponente colonia di puffins, i buffi pulcinella di mare. Poco più a nord, altra "perla" della natura è la Penisola di Dingle, lingua di terra famosa per la sua natura selvatica e i più di 2.000 siti archeologici che vanno dall'età del ferro all'alto Medioevo. La Slea Head Drive è un percorso circolare di 42 km assolutamente da non perdere. Si tocca il caratteristico villaggio di Dingle, sulla baia omonima, si incontrano siti archeologici come il Dunbeg Fort e il Gallarus Oratory, piccola costruzione di pietre a secco (paleocristianesimo), ci si affaccia su deliziose spiagge sabbiose, si ammira lo Slea Head, punta che rappresenta l'estremità sud-ovest della penisola, sempre fustigata dalle onde dell'Atlantico, si attraversa il panoramico ed impervio (impraticabile per i camper) Connor Pass (456 metri s.l.m.) da cui si gode una vista stupenda e si riscende verso Tralee, capoluogo del Kerry, piccolo ma ben attrezzato al turismo.

Nell'entroterra, alle spalle del Ring, troviamo la città di Killarney, legata al Killarney National Park (vedi oltre) e alle sue bellezze naturali e architettoniche, immerse in un paesaggio lacustre e boschivo.A circa 30 km ad ovest si trova il Gap of Dunloe, uno spettacolare canyon, creato dalle glaciazioni e da cui si può raggiungere la vetta del Carrauntoohil, il punto più elevato dell'isola (1038 metri s.l.m.).

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La costa atlantica

Risalendo la costa atlantica, lasciato il Kerry, troviamo le impressionanti falesie chiamate Cliffs of Moher, imponenti scogliere a strapiombo sull'oceano, alte fino a 200 metri e lunghe circa 8 chilometri e abitate da migliaia di uccelli marini, urie, gabbiani, puffins... Dalla O'Brien's Tower che domina la scogliera, si gode un panorama mozzafiato tormentato dal vento. Poco lontano, il villaggio di Doolin ospita uno dei singing pub più famosi d'Irlanda: l'O'Connors Pub.

Più a nord, sulla strada per Galway, appare il vasto tavolato carsico del Burren, caratterizzato da caverne, fiumi e pozze d'acqua sotterranei, vegetazione carsica (orchidee, ginestre, genziane, gerani). Dal molo del villaggio di Ballyvaughan si possono osservare le tipiche case dal tetto di paglia, gli uccelli marini, la vista offerta dalla punta di Black Head e, perchè no, ci si può recare al pub e gustare un ottimo piatto di cozze o chele di granchio. La città di Galway (ca. 50.000 abitanti) è stata protagonista di un rapido sviluppo turistico, economico e culturale: la piazza maggiore è la Eyre Square e il principale edificio è la collegiata di St. Nicholas.

Di fronte alla Baia di Galway troviamo le selvagge Isole Aran, su cui l'uomo ha dovuto lottare duramente per creare una parvenza di vegetazione. Il mare è stato sempre fonte di sopravvivenza, ma un nemico sicuramente duro da fronteggiare. Una visita lascia sicuramente stupefatti per la presenza dell'artigianato, della lingua e della musica tipicamente gaelici, per i suoi famosissimi e caldissimi maglioni di lana intrecciata, per le "currach", le barche rivestite di tela catramata. Il film-documentario degli anni '30, "L'uomo di Aran", un vero cult del genere (regolarmente proiettato), racconta la dura quotidianità, lo scontro tra uomo e natura.

Il Connemara è una regione dove le meraviglie della natura la fanno da padrone, con spiagge sabbiose e chiare, costiere frastagliate, monti coperti da abeti, caratteristiche torbiere, laghetti incastonati in macchie di rododendri, "cottage" dai tetti di paglia. Il Connemara National Park (vedi oltre) offre dei sentieri attrezzati su un'area di 2000 ettari. Il centro principale è Clifden, piccolo ma ospitale. Poco lontano si incontra un'altra meraviglia della natura, il pittoresco fiordo di Killary Bay, dove il mare s'incunea nell'Isola per parecchi chilometri.

Ancora più a nord, nella zona di Westport svetta il Croagh Patrick, altura a pan di zucchero, considerata la montagna sacra dell'Irlanda: qui S. Patrizio, suonando una campana, liberò l'isola intera dai serpenti. Di fronte c'è la Clew Bay, chiusa a nord dalla Achill Island, la più grande delle isole irlandesi. Sulla strada verso il Donegal, altre località d'interesse sono Ballina, Sligo, Dromahair, il promontorio di Strandhill e Drumcliff.

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Donegal e Ulster

L'Irlanda ha due "nord", che corrispondono all'antico Ulster, oggi divisi nelle sei contee che appartenevano al Regno Unito (Irlanda del Nord), con capoluogo Belfast e la contea di Donegal (Repubblica d'Irlanda). Il Donegal è molto legato alla lingua gaelica e alla religione cattolica, scarsamente popolato e dai bellissimi paesaggi selvaggi, contrapposti all'ordine tipicamente britannico dell'Ulster propriamente detto.

L'origine della parola Donegal ("forte degli stranieri") va cercato nei suoi numerosi insediamenti fortificati vichinghi. Nella cittadina svettano il Donegal Castle e il monastero francescano Franciscan Friary, poco lontani da The Diamond, la piazza principale a forma di triangolo. Nella Glencolumkille (valle di Santa Colomba), esposta sull'Atlantico, si concentrano spiagge, antichi siti paleocristiani (dolmen, Colmcille's Chapel), brughiere, promontori come il Glen Head con le sue falesie a strapiombo (227 metri s.l.m.). Centro principale è Ardara, mercato famoso per il suo "tweed". Poco in là, troviamo il Glenveagh National Park (vedi oltre), 10.000 ettari di brughiere e foreste attorno al Lough Veagh. Deviando dalla strada che da Letterkenny porta in Irlanda del Nord si può raggiungere il circolare fortilizio di Grianàn of Aileach, dalle possenti mura a secco. Sull'estrema punta settentrionale di Malin Head una stazione meteorologica e i resti di una torre d'avvistamento.

Derry (o per i britannici Londonderry) è la seconda città dell'Ulster con i suoi 60.000 abitanti e viene, purtoppo, spesso associata agli attentati che l'hanno funestata negli ultimi decenni. Andando da Derry verso la costa setentrionale troviamo le stazioni di villeggiatura di Portrush e Portstewart, con le loro spiagge e scogliere. Su una costone roccioso a picco sul mare il cinquecentesco Dunluce Castle, di cui rimangono spettacolose rovine. Più ad ovest la famosissima Giant's Causeway, la "Strada del Gigante", formazione geologica creata alcuni milioni di anni fa da attività eruttive; secondo la leggenda, invece, la tracciò il gigante Finn McCool per andare in Scozia senza bagnarsi. I blocchi eruttivi di forma esagonale sembrano ora tracciare una strada lastricata dall'uomo, ora creare delle canne d'organo, ora una sedia costruita nella roccia: insomma uno spettacolo unico... In zona, Bushmills, nota per le sue distillerie di whiskey risalenti al XIII secolo.

La contea di Antrim divide Derry da Belfast e comprende il più grande lago irlandese, il Lough Neagh, il castello (visitabile) di Carrickfergus, grande forte anglo-normanno e Ballycastle che, tra l'altro, ospita il Marconi Memorial che ricorda gli esperimenti fatti qui dallo scenziato italiano di madre irlandese.

Belfast, che anch'essa come Derry chiama alla memoria tristi ricordi di auto-bombe e tragiche uccisioni, è la seconda città dell'Isola con i suoi oltre 300.000 abitanti. Città prettamente industriale può vantare, comunque, importanti figli come John Dunlop, padre dei pneumatici, il blues-rocker Van Morrison e il grande attore-regista teatrale dei giorni nostri Kenneth Branagh. Purtoppo finchè la questione dell'Ulster non sarà definitivamente archiviata (e speriamo che il buon senso di tutti prevalga al più presto...) Belfast appare ancora come una città blindata, con qualche posto di blocco, apparecchiature di controllo, stazioni di polizia ben difese, ma in realtà il turista non corre rischi e può tranquillamente (ma prudentemente) visitarla. Monumentale è la sua City Hall su Donegall Square, così come l'Albert Memorial Clock Tower (una piccola copia del Big Ben) e la St. Anne's Cathedral. Sulle sponde del fiume Lagan sorge la Belfast più moderna. Da visitare, inoltre, i Botanic Gardens con una splendida serra in ferro-vetro e l'Ulster Museum, nonchè, per gli amanti della birra e del buon whiskey, il Crown Liquor Saloon in Great Victoria Street.

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Irlanda: Little Skellig (4587 byte)Natura, parchi e isole

Probabilmente è proprio nella natura, verde e incontaminata, che l'Irlanda dà il meglio di sé. Nell'Europa di oggi, frenetica, caotica, piena di cemento e smog, qui è possibile trovare un angolo dove la natura ha mantenuto intatte le sue bellezze, dove è possibile incontrare casualmente lepri, volpi, lontre, pulcinella di mare, orchidee, guidare per miglia e miglia senza incontare altro che pecore variopinte o solitari gabbiani...

I parchi nazionali aperti al pubblico sono tre: a sud il Killarney National Park, con splendidi laghi, querceti, cervi in libertà, sentieri su cui effettuare splendide escursioni, monumenti medievali e ottocenteschi da visitare (Ross Castle, Muckross Abbey, Muckross House), praticamente più di 10 mila ettari di pace e di verde; a est il Connemara N.P., circa 2 mila ettari di monti, boschi, prati e torbiere, con percorsi più o meno impegnativi; a nord il Glenveagh N.P., fra i monti del Donegal, quasi 10 mila ettari di foreste e brughiere, dove si possono ammirare eriche, asfodeli, cervi e falchi pellegrini.

Moltissime sono le riserve naturali, che comprendono torbiere, oasi ornitologiche, foreste e boschi, tutte dotate di aree attrezzate, parcheggi e sentieri.

I giardini irlandesi in cui sono immerse le grandi dimore (molti dei quali aperti al pubblico) offrono degli spettacoli indimenticabili e questo in tutti i periodi dell'anno. Tra quelli assolutamente da non perdere cito i grandiosi Powerscourt Gardens con tanto di cascata (nello Wicklow), i Japanese Gardens ispirati alle fasi della vita umana (vicino a Kildare) e il Phoenix Park di Dublino.

Anche le isole minori che affiancano le coste irlandesi sono affascinanti: meritano una citazione particolare le Isole Aran, dove sono molto radicate le tradizioni e la lingua gaelica. Le tre isole principali sono abitate e raggiungibili in battello da Doolin e Galway e in aereo sempre da Galway. Tipiche delle Aran solo le alte scogliere, le classiche imbarcazioni dei pescatori, i famosi caldissimi maglioni intrecciati e le gigantesche fortificazioni pre-cristiane. Altre isole che vanno immancabilmente visitate sono le Skelligs (sud-ovest), uno dei luoghi più belli del Paese, praticamente tre scogli in mezzo alla corrente del Golfo: sul più grande, Michael, vi sono i resti di un insediamento monastico, con scalini scavati nella nuda roccia, croci, chiesa e celle dei monaci (IX-XII sec.); su Little Skellig vive una delle più grandi colonie mondiali di puffins (i buffi e simpaticissimi pulcinella di mare).

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Irish harp - 5826 BytesLetteratura e musica

La tradizione letteraria irlandese trova origine nelle saghe deli eroi celtici (VI sec.), per poi orientarsi nella prosa e nella poesia dei bardi. In tempi più recenti ben quattro autori irlandesi si sono fregiati del Premio Nobel per la letteratura: Samuel Beckett ("Aspettando Godot"), George Bernard Shaw, William Butler Yeats e Seamus Heaney, ma non dobbiamo dimenticare che altri importantissimi letterati quali Jonathan Swift ("I viaggi di Gulliver"), Oscar Wilde ("Il ritratto di Dorian Gray"), James Joyce ("Ulisse", "La veglia di Finnegan"), per citarne solo alcuni, sono figli d'Irlanda.

L'Irlanda ha una tradizione popolare musicale che trova origine in tempi antichissimi, modellata sulle tradizioni orali della poesia gaelica. Gli strumenti tipici sono lo zufolo (tin whistle), la cornamusa a gomito (uillean pipe), il tipico tamburo chiamato bodhràn e, naturalmente, l'arpa celtica (irish harp), divenuta simbolo del Paese. La sera è possibile trovare pub in cui si canta e si suona ed inoltre in quasi tutto l'anno si susseguono festival musicali nelle città più importanti dell'Eire. Per gli estimatori della musica irlandese dei giorni nostri, rappresentano tappe fondamentali gruppi come The Chieftains e i Clannad (per il revival del folclore gaelico), cantanti come Mary Black (per le classiche ballate della tradizione), complessi e artisti noti a livello internazionale come Thin Lizzy, Bob Geldof (noto per aver interpretato il film "The Wall" dei Pink Floyd e soprattutto quale organizzatore del raduno "Live Aid" nel 1985), Van Morrison, Sinead O'Connor (grande talento vocale ed altrettanto grande grinta nel denunciare i problemi politico-religiosi che hanno sconvolto l'Irlanda), gli ormai affermati Cranberries, guidati dalla solista Dolores O'Riordan e i più recenti gruppi dei Corrs, dei Boyzone e dei Westlife. Citazione a parte merita il gruppo rock dublinese degli U2, diventato per milioni di giovani (e meno giovani) di tutto il mondo un vero mito. Album come "The Joshua Tree", "Acthung Baby", "Under a Blood Red Sky", "The Unforgettable Fire" non possono sicuramente mancare nella discoteca di un amante del rock o comunque della buona musica. Le sonorità dei musicisti e la calda voce di Bono Vox sono una garanzia !!

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Da sapere prima di partire

L'Irlanda ha una superficie di circa 84.000 kq, divisi tra i 70.000 della Republic of Ireland, divisa in 26 contee tradizionali e i 14.000 della Northern Ireland, divisa in 6 contee: le due capitali sono rispettivamente Dublino e Belfast. La lingua nazionale è l'inglese, nell'Eire affiancato dal gaelico.

Il clima è temperato, con febbraio mese più freddo (4-7 gradi) e luglio ed agosto i più caldi (14-25 gradi). I mesi più soleggiati sono maggio e giugno, aprile il più secco. Non è un segreto che in Irlanda piova spesso, ma le precipitazioni sono di breve durata e lasciano molto presto posto al tiepido sole. L'ora è quella del meridiano di Greenwich, quindi le lancette vanno spostate indietro di un'ora rispetto all'Italia.

La moneta ufficiale dal 1/1/2002 è, come in Italia, l'Euro, suddiviso in 100 centesimi, ma sono accettate dappertutto travellers cheques e carte di credito. L'Euro ha sostituito la sterlina irlandese (Pound), che era divisa in 100 pence, con un cambio pari a 0,787564 £ per un €. I negozi sono, di solito, aperti dalle 9.00 alle 18.00 (fino al sabato) ma alcuni, in particolari giorni della settimana rimangono aperti fino a tardi.

Come in quasi tutti i paesi anglosassoni la guida è a sinistra (attenzione !!), occorrono i particolari adattatori per le prese di corrente e, malgrado il Paese si sia convertito al sistema metrico decimale, spesso vengono indicati pesi e misure in once (28,35 g), libbre (453,6 g), pinte (0,568 l), galloni (4,54 l), pollici (2,54 cm), piedi (30,48 cm) e miglia (1,609 km).

Per chiamare la Repubblica d'Irlanda occorre comporre il prefisso internazionale 00353, mentre per chiamare l'Italia da questa nazione il prefisso è lo 0039.

Sulle strade urbane i limiti di velocità sono di 30 miglia (48 km/h), sulle extra-urbane di 60 miglia (97 km/h) e sulle autostrade di 70 miglia (113 km/h). E' d'obbligo per guidatore e passeggero l'uso delle cinture di sicurezza. I cartelli più vecchi, in bianco e nero, riportano ancora le distanze in miglia e possono essere scritti in gaelico. Le rotatorie (roundabout) sono molto frequenti e si dà sempre la precedenza a chi già vi è entrato.

Gli uffici postali, dove si possono acquistare francobolli e carte telefoniche, restano aperti dalle 9 alle 17.30/18.00 da lunedi al venerdi e solo dalle 9 alle 13 il sabato.

Per quanto riguarda le abitudini alimentari bisogna dire che è buona norma conformarsi ai tempi e alle abitudini locali. Quindi si parte con una ricca colazione (breakfast), che non disdegna piatti salati come uova fritte con pancetta, salsicce e perfino merluzzo o fegato. A parte altri piccoli spuntini durante il giorno, l'altro pasto veramente importante è la cena (dinner). Accanto alle pietanze, calde o fredde, troviamo sempre insalate o verdure: dei veri piatti unici, accompagnati dal pane nero e innaffiati da birra scura. Se esitate di fronte alla densa e nera "stout", non preoccupatevi, nell'Isola di Smeraldo non manca di sicuro la birra chiara (lager). Sono assolutamente da gustare l'ottimo salmone affumicato, le ostriche di Galway, aragoste, scampi e chele di granchio sulla costa atlantica, la carne di agnello (irish stew), i tipici formaggi irlandesi, la torta di mele (apple pie). I ristoranti (molto spesso appartenenti ad alberghi) sono a volte spartani ma puliti e con un ottimo e cordiale servizio: ce ne sono per tutti i gusti e per tutte le tasche... In molti pub, poi, è possibile consumare i "Pub grub", sostanziosi spuntini freddi o caldi a prezzi molto abbordabili. Evitate i vini, che hanno il grande difetto di un prezzo spesso molto elevato e non meravigliatevi se vi riconosceranno subito come italiani se ordinerete al cameriere dell'acqua minerale: in Irlanda è uno stranissimo "optional" ..!!!

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