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Messaggio INPS n. 1552 del 16/01/2007
Oggetto: Ingresso
nell’Unione Europea dei cittadini della Romania e della Bulgaria.
Testo
La circolare congiunta tra
il Ministero dell’Interno e il Ministero della Solidarietà Sociale, n. 2 del 28 dicembre 2006, ha fornito precise
istruzioni sull’accesso al mercato del lavoro, in relazione all’ingresso, a
partire dal 1° gennaio 2007, della Romania e della Bulgaria nell’Unione
Europea.
Da tale data è
prevista l’applicazione di tutte le norme comunitarie, incluse quelle relative
alla libera circolazione dei lavoratori e al loro soggiorno sul territorio
nazionale; pertanto, in ogni caso non si applicano più le disposizioni del D.Lgs 286/ 98 (Testo unico sull’immigrazione), ma
quelle del DPR n. 54 del 18 gennaio 2002 (Testo unico delle disposizioni
legislative e regolamentari in materia di circolazione e soggiorno dei
cittadini di Stati membri dell’Unione europea).
In base al citato DPR
54/02 hanno diritto di soggiorno, senza che sia necessario il rilascio della
carta di soggiorno per i cittadini di uno Stato membro dell’Unione europea, i
lavoratori che esercitano un'attività subordinata di durata non superiore a tre
mesi (art. 3, comma 2); la carta di soggiorno sarà necessaria solo per
soggiorni superiori ai tre mesi (art. 2, comma 2).
Per quanto concerne l’accesso
al lavoro subordinato, il Governo ha deciso di avvalersi di un regime
transitorio per il periodo di un anno, prima di liberalizzare completamente
l’accesso al lavoro subordinato da parte di cittadini bulgari o rumeni.
Il regime transitorio
prevede l’immediata apertura solo per le seguenti tipologie di lavoro:
- agricolo e
turistico alberghiero;
- lavoro domestico e
di assistenza alla persona (colf e badanti);
- edilizio;
- metalmeccanico;
- dirigenziale e
altamente qualificato (ex art. 27 Testo unico sull’immigrazione);
- lavoro stagionale.
Ne consegue che i
soggetti appartenenti alle suddette categorie non necessitano del nulla osta
al lavoro sia ai fini dell’iscrizione all’Inps per la copertura
previdenziale e assistenziale, sia ai fini della richiesta della carta di
soggiorno.
Pertanto, per le
iscrizioni dei rapporti di lavoro e per le denunce di rapporto di lavoro
domestico dei cittadini rumeni e bulgari sono sufficienti un documento di
identità valido e il codice fiscale.
Per i restanti
settori produttivi,
l’assunzione di lavoratori rumeni e bulgari avviene attraverso una procedura
semplificata che prevede l’obbligo da parte del datore di lavoro di
richiedere presso lo Sportello Unico per l’Immigrazione il nulla osta al
lavoro, necessario sia per l’iscrizione all’Inps, sia per la richiesta
della carta di soggiorno presso la Questura o gli uffici postali. Il nulla osta
al lavoro viene rilasciato senza procedere alla sottoscrizione del contratto di
soggiorno.
Si precisa che le
Sedi devono richiedere, al momento dell’iscrizione del lavoratore, l’esibizione
del nulla osta al lavoro solo per questi ultimi settori produttivi.
I lavoratori
autonomi, provenienti da Romania e Bulgaria e in possesso di tutti i
requisiti richiesti, hanno libero accesso al mercato del lavoro italiano.
Con l’occasione si
ricorda che con il DPCM del 25 ottobre 2006, è stato consentito l’ingresso in
Italia per motivi di lavoro subordinato non stagionale, di ulteriori 350.000
cittadini extracomunitari residenti all’estero, in aggiunta ai 170.000 già
previsti dal DPCM del 15 febbraio 2006.
A questo proposito,
la circolare congiunta n. 3 del 3 gennaio 2007
del Ministero dell’Interno e del Ministero della Solidarietà sociale precisa
che le richieste di nulla-osta al lavoro - presentate nell’ambito dei decreti
di programmazione dei flussi di ingresso per l’anno 2006 - per l’assunzione dei
lavoratori romeni e bulgari appartenenti alle categorie “liberalizzate”,
saranno archiviate in quanto non più necessarie.
Per i lavoratori
appartenenti ai restanti settori produttivi, invece, per i quali era già stata
presentata richiesta di nulla-osta al lavoro nell’ambito dei decreti flussi
2006, tale richiesta - che allora riguardava lavoratori extra U.E. - verrà
convertita d’ufficio in una richiesta di nulla-osta per lavoratori
neocomunitari e godrà della procedura più veloce prevista in questi casi.